Buon anno!




 San Silvestro '24


Vivo un perenne dissidio

 tra un'anima che vorrebbe disfarsi nel canto

Ed un corpo che, stolto, si muove in affanno


Dimentico ritmo, respiro e postura

Brulico avvizzita nella social-radura


La Verità qui appare come gomitolo di lana

Che tutti si azzuffano a tirare dalla loro parte


Ma non è che dannata plastica, 

inganno che non si dipana


Che lascia chi la trova 

Senza luce, stupore, nè arte.


Germoglio di vuota incoscienza,

Prova ultima del fallimento occidentale.


È la fine

Dell'anno e del mondo.


Punto solenne

Oltre il ritorno.


Ed io perdo le mie antiche ispirazioni 

E dissolvo i miei remoti intendimenti

Per diventare massa ottusa

Che non sente più tormenti


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Non è mica una poesia, eh! L'ho "partorita"in pochissimi minuti stamattina prima di andare a fare la spesa. Come ho detto a mia madre, sono un'ottusa celere😁

Malgrado al momento nulla lasci presagire possa essere buono a livello internazionale/globale, buon anno a tutte e a tutti!

E per non essere esageratamente autoreferenziale ed arida, riciclo un augurio più misericordioso e speranzoso lasciato su fb due anni fa, come commento al "Cantico dei drogati" di Fabrizio De Andrè:

Questa è la canzone di Fabrizio De André che forse preferisco in assoluto. Ha segnato certi giorni lontani di disperazione senza fondo e mi aiuta ancora oggi a non dimenticare chi sprofonda negli abissi inascoltato.
A chi ha perso sé stesso, un amore, un amico, un familiare, la salute, la casa, il lavoro, il sonno, la fiducia in un domani migliore;
A chi ha perduto la rotta, il senso, la passione, le parole, la calma e le buone occasioni, auguro di trovare un alfabeto esistenziale nuovo, capace di risanare le ferite curabili ed imparare a guardare con benevolenza le cicatrici indelebili.
Ormai mi sono convinta di essere stata in un’altra vita un parrino, possiate perdonare la retorica moralisticheggiante e tanti altri difetti della sottoscritta. La salvezza è comunque lontana dal giudizio umano e certamente da facebook ed altre vetrine social.
Che sia un anno, insomma, di resistenza e philìa, quell'amicizia che Aristotele, nell'ottavo libro dell'Etica Nicomachea, diceva essere la cosa più necessaria per la vita umana, tanto rara e tanto preziosa, da coltivare nel tempo, rispettando silenzi ed epifanie.
Buon anno!



Commenti

  1. Mi dispiace non viverti più. Buon anno filosofa del mio cuore🥂

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