San Silvestro '24
Vivo un perenne dissidio
tra un'anima che vorrebbe disfarsi nel canto
Ed un corpo che, stolto, si muove in affanno
Dimentico ritmo, respiro e postura
Brulico avvizzita nella social-radura
La Verità qui appare come gomitolo di lana
Che tutti si azzuffano a tirare dalla loro parte
Ma non è che dannata plastica,
inganno che non si dipana
Che lascia chi la trova
Senza luce, stupore, nè arte.
Germoglio di vuota incoscienza,
Prova ultima del fallimento occidentale.
È la fine
Dell'anno e del mondo.
Punto solenne
Oltre il ritorno.
Ed io perdo le mie antiche ispirazioni
E dissolvo i miei remoti intendimenti
Per diventare massa ottusa
Che non sente più tormenti
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Non è mica una poesia, eh! L'ho "partorita"in pochissimi minuti stamattina prima di andare a fare la spesa. Come ho detto a mia madre, sono un'ottusa celere😁
Malgrado al momento nulla lasci presagire possa essere buono a livello internazionale/globale, buon anno a tutte e a tutti!
E per non essere esageratamente autoreferenziale ed arida, riciclo un augurio più misericordioso e speranzoso lasciato su fb due anni fa, come commento al "Cantico dei drogati" di Fabrizio De Andrè:
Mi dispiace non viverti più. Buon anno filosofa del mio cuore🥂
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