Il tramonto dell'Occidente

"Che la piccola Palestina un giorno possa diventare la terra di tutti.
Un luogo per tutti noi"
Fabio Beltrame

Tano D'Amico, Il mio nome è Palestina

 




I miei genitori il 7 ottobre dell'anno scorso erano in "Terra Santa" e, come accade a tanti di coloro che sono stati lì, rientrarono raccontando delle molteplici e talvolta contraddittorie impressioni provate davanti agli abusi cui era costretto il popolo palestinese.
A Natale dell'anno scorso, poi, mio padre mi regalò questo piccolo, splendido libro di foto di Tano D'Amico, con un'introduzione di Fabio Beltrame.
Il libro è del 2000.
In questi ultimi vent'anni abbiamo per lo più dormito, rivolto altrove l'attenzione, ignorando come la liberazione DELLA Palestina si sia trasformata progressivamente in un progetto di liberazione DAI palestinesi.
Di degenerazione in degenerazione, di vendetta in vendetta, escludendo perdono e dialogo, non potremo nasconderci che in questi giorni è anche con il consenso dell'Occidente che si compie un atroce genocidio nella striscia di Gaza, che da Gerusalemme dista meno di 80 km.

Chi pagherà per tutto questo dolore?

Può darsi che sia precisamente questo il punto in cui un giorno nelle pagine della storia verrà raccontato il definitivo tramonto dell'Occidente?



Per quanto mi riguarda, mi sembra tramontato da un bel pezzo.
Ma alla barbarie ed ai clamorosi fondi che può toccare sempre più fondi, luridi, ignominiosi, non ci si abitua fortunatamente mai.






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