OLTRE IL FANGO

Due giovani salvano un cane a Lugo, Ravenna. Ph Andreas Solaro/AFP


"Non è il momento delle passerelle, sono commossa", dichiara la Meloni da Ravenna, garantendo che per fronteggiare i danni andranno mobilitate molte risorse.
La ricerca di fondi per aiutare la popolazione emiliana nella ricostruzione dopo il disastro è, senza alcun dubbio, imprescindibile. Ma altrettanto imprescindibile dev'essere attuare finalmente una politica che prenda sul serio la crisi climatica, non liquidandola come vessillo ideologico risibile, di pochi infervorati attivisti.
Nel mondo occidentale tormentato dalla retorica, bombardato da messaggi di qualunque genere e tipo, in un modo così capillare e continuativo da impedire troppo spesso che la denuncia stessa di ciò che è falso, ingiusto ed inaccettabile possa essere distinta dalla menzogna e venir presa seriamente in considerazione, trovare la "verità della parola" sembra un'impresa disperata.
Forse oggi risulta retorico persino ricordare la situazione di disincanto che da decenni riguarda tanti giovani ed adulti, credutisi impotenti riguardo l’effettiva risolvibilità di determinate questioni, la cui gravità, annunciata da più bocche ed intorno a più vicende, si è spesso addomesticata nel fondo della coscienza, come qualcosa che va accettata come "naturale", contro cui ribellarsi è sterile, fonte unicamente di nervosismo e frustrazione.
Gli attivisti hanno preso posizione contro questa stasi intollerabile per cercare di svegliare le coscienze. Il loro cuore è senz'altro puro, mosso da ideali autentici e questo non andrebbe mai dimenticato.
Cosa nasconda il cuore del politico, invece, non lo sapremo mai.
Chi potrà stabilire se calcolo, freddezza ed ambizione sconfinata, tanto da non farlo retrocedere umilmente davanti al disastro creato dalle sue stesse omissioni, siano le sue ancore di salvezza, la sua forza più grande visto che, come diceva Pessoa, “Il mondo è di chi non sente. La condizione essenziale per essere un uomo pratico è la mancanza di sensibilità.”?
Potrebbe anche darsi che, invece, preoccupazioni stritolanti accompagnino ogni notte qualche rappresentante politico che si sente perduta/o e profondamente a disagio nel non riuscire a portare avanti i compiti assegnati dalla comunità, compiti in cui magari crede fermamente dal primo giorno della sua carriera, ma per mancata capacità collaborativa con i suoi colleghi sono stati tante volte inadempiuti.
Tutto è possibile.
E a molti piacerebbe, sicuramente, sostenere una politica che ha ansia di trasformare le cose, esortando con impeto sincero alla concretezza e sforzandosi di conseguire nei tempi più brevi possibili gli obiettivi prefissati non per fuggire alle critiche dell'elettorato e dell'opposizione, ma perché crede davvero nella necessità del suo intervento.
Tuttavia, sono giunta, un po' pragmaticamente, a dovere ritenere quest'aderenza al nobile ideale non più essenziale, purché venga mantenuto il servizio.
Sarebbe bello, ovviamente, se chi ha potere non vivesse come fastidi che attentano alla sua pace e alla sua serenità privata ciò per cui, accettando un ruolo pubblico- frutto certamente di tanta fatica- ha scelto di lottare.
Sarebbe nobile, un’utopia, senza dubbio, se chi governasse capisse sul serio, insomma, le problematiche dei suoi cittadini, avendole a cuore, sentendole sue, in modo che ogni sacrificio previsto – la politica è sacrificio!- venisse effettuato seguendo intimamente Platone, che nel Fedro fa dire a Socrate : ”Per chi intraprende cose belle è bello anche soffrire” (Platone, Fedro 274 a-b).
Ma non dovremmo chiedere tanto. Ci basta una politica che assuma responsabilmente l’impegno istituzionale per lo sviluppo sostenibile, lontano da sentimentalismi che può darsi la farebbero procedere, anzi, con troppa lentezza. E tempo non ce n'è più.
Non ci servono eroi. Ci bastano degli esecutori, sufficientemente appassionati, che rispondano alle richieste della popolazione, impegnandosi per mettere al centro della loro agenda la questione climatica, che, per chi ancora avesse insensatamente qualche dubbio, è prioritaria rispetto ad ogni altra.

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